tag:blogger.com,1999:blog-6612280395671484017.post3476078910947161609..comments2023-06-02T15:17:32.934+02:00Comments on nell'occhio del pavone: Fino alla feccia. Napoli assediata e l'Asse Mediano.Frungillohttp://www.blogger.com/profile/07313028503312227841noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-6612280395671484017.post-46197865481210464742008-05-09T17:07:00.000+02:002008-05-09T17:07:00.000+02:00Caro Michele,adesso ci sono nuove risorse a napoli...Caro Michele,<BR/>adesso ci sono nuove risorse a napoli...c'è il teatro, c'è la letteraturta popolare, c'è la musica neomelodica, c'è di nuovo piedigrotta, insomma siamo proiettati nel futuro. Ma oltre a queste cose non sempre apprezate c'è una vera sacca di resistenza, ci sono i dipartimenti universitari (resistenza morale e esempio etico contro il degrado), c'è la letteratura di ricerca e tanto altro. Poi ci siete voi e la squadra, immagini dialettiche di una sola mamma.<BR/>Quanto vorrei venire in terrazza. M'inviti?Frungillohttps://www.blogger.com/profile/07313028503312227841noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6612280395671484017.post-3812231941244772702008-05-05T22:11:00.000+02:002008-05-05T22:11:00.000+02:00Un po' di tempo fa, cari Francesco ed Enzo, con Fr...Un po' di tempo fa, cari Francesco ed Enzo, con Franco (Boschi)volevamo curare un'antologia sul 'dissenso civile' a Napoli. Avevamo coinvolto nomi importanti del panorama partenopeo e non solo: Rais, James Senese, i Bunghete Banghete... Poi, però, come al solito, qualcosa è andato storto. L'editor della casa editrice disse senza mezzi termini che il libro faceva schifo... Dunque sono contento che qualcuno sia riuscito laddove noi avevamo fallito.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6612280395671484017.post-69136449512821569302008-05-05T19:18:00.000+02:002008-05-05T19:18:00.000+02:00Trovo difficile comprendere cosa voglia dire "esse...Trovo difficile comprendere cosa voglia dire "essere napoletano", anche perché c'è una sorta di fusione tra l'esser napoletano e lo "stare" a Napoli. Io ad esempio sono un napoletano che non vive (più) a Napoli, il che mi fa sentire come se portassi una dote o, allo stesso modo, un peso. <BR/><BR/>(Mi trovo d'accordo con Vincenzo, aggiungo solo, conoscendo bene Antonio Scurati, che è sì nato a Napoli ma è veneto, è cresciuto e ha vissuto a Venezia, prima di passare a Milano).Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6612280395671484017.post-11115804569168950062008-05-02T20:39:00.000+02:002008-05-02T20:39:00.000+02:00Insieme a lanzetta sono quelli che hanno suscitato...Insieme a lanzetta sono quelli che hanno suscitato le mie perplessità. ma a me non interessavano i singoli interventi, come spero si sia capito dal post, ma la resa del progetto, cioè la percezione che Napoli non è al punto di non ritorno, ma è il punto di non ritorno e questo in più lo si capisce e più c'è la possibilità di rifondare qualcosa, fosse anche solo l'apocalisse e non questo piagnisteo con cui finisce il mondo, per parafrasare Eliot. Poi il resto è letteratura, ossia merda.Filίahttps://www.blogger.com/profile/03819948766396173093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6612280395671484017.post-52050634303140911852008-05-02T20:11:00.000+02:002008-05-02T20:11:00.000+02:00Caro Francesco, di questo e di altro ne abbiamo pa...Caro Francesco, di questo e di altro ne abbiamo parlato per anni prima che tutto degenerasse...non dico che abbiamo parlato della Napoli disastrata, questo lo si fa da secoli, noi abbiamo ragionato dell'apocalisse come possibile svolta. L'apocalisse non è da venire. Questo è chiaro anche in Giovanni. L'apocalisse è alle nostre spalle. Ma solo per questo chi ha visto la fine in modo radicale aspetta, gioco forza, la rinascita. Poco capisco, però, come questa visione possa essere chiara a scrittori che sono di passaggio a napoli. Il riferimento non è casuale. io non ho letto il libro, odio i localismi letterari, ma non capisco la presenza di Scarpa...! Non dico che uno per scrivere di Napoli debba essere napoletano ma proprio stando a quanto scrive Montesano, non capisco la presenza di uno Scurati (napoletano trapiantato al nord da molti anni) e di Scarpa (che deve scrivere libri dialettali del sud inventando una nuova lingua, mah!?)<BR/>Spero che su napoli si inizii a ragionare senza poeticismi e senza colonialismo culturali, spero che prima o poi anche gli autori napoletani abbiano i mezzi per dire la loro senza dover aspettare messaggi calati dall'alto o dover intraprendere la via del silenzio. Inotre, per mantenere una coerenza d'interventi sull'argomento, mi auguro che a napoli le occasioni editoriali siano sempre più varie, rischiose ed autonome sia dai megastore salottieri che dai gruppi accademici.<BR/>Tu che ha i letto il libro mi confermi le perplessità? Che mi dici dei due nomi che cito?Frungillohttps://www.blogger.com/profile/07313028503312227841noreply@blogger.com