mercoledì 30 ottobre 2013
34. Manuale di sopravvivenza.
Il capitale vuole diventare nient'altro e niente di più che il gestore cibernetico e quantizzatore dell'Altro, nel brodo di coltura delle comuni autoanalitiche, dove ciascuno autogestisca la propria ristrutturazione decentrata (si trasformi in un "terminale biologico" del computer che lo minimizza, statisticamente, nel quanto di energia erogata che gli è senza nemmeno più saperlo), e dove nessuno possa più, pena l'essere eucaristicamente sbranato sul posto dalle guardie di qualche servizio d'ordine del neo-cristianesimo, osare di percepirsi come individuo che pretende di accedere, in quanto tale, alla totalità, e che praticamente sappia come, per farlo, occorra innanzitutto distruggere con violenza ogni forma fittizia della comunione totalitaria nel Grande Niente. (G. Cesarano)
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