lunedì 23 aprile 2012

CriticaMente: "Il giovane Lukács"

CriticaMente: "Il giovane Lukács": di Federico Sollazzo (p.sollazzo@inwind.it) Elio Matassi, Il giovane  Lukács. Saggio e sistema , Mimesis Se l’espressione “giovane...

domenica 1 aprile 2012

La neve




(IV frammento, Napoli 2007)

Non saremo noi a sentire il tepore del disgelo, la neve
che si scioglie tra lava e cenere ammassata
l’alito della terra che rinasce. Rimarremo
nel vuoto di calcina e cemento armato tra crepe
e radici che penetrano le mura del nostro abitare
e allora saranno le nostre spalle nude a difendere
lo spazio di queste parole inermi a dare forza al respiro
tra portoni e auto in doppia fila e negli occhi di un passante
forse, vedremo una lontananza che ci accomuna
un insensato sperare e non sarà il suono di una campana
a richiamarci all’ordine, a richiamare all’ordine
questi incroci di mani dolenti e gesti furtivi. Ora
la città è lucida di pioggia e bisogna solo percorrerla
sino alla fine del nostro fiatare chiedendo
nel riflesso del semaforo sull’asfalto
il perché alle pietre, alle radici che insinuano
tra il porfido e la terra, tra i nostri passi e un’angoscia
di pugni stretti nei fianchi mentre la linea dell’orizzonte
collassa sui nostri corpi stremati …. e ora
solo ora, un passato di vicoli e bande di ragazzi
di chiostri e reperti che affiorano ci entra dentro
senza far rumore.